Il Maestro: Prof Guido Granata

  • Il Maestro: Prof Guido Granata

    Data di pubblicazione: 05/12/2018

    Il 11 febbraio 2018 ci ha lasciato un altro grande dell’Omeopatia Unicista italiana : Prof Guido Granata

    Chi era Guido Granata? Docente di Clinica Pediatrica presso l’Universita’ di Milano e specializzato anche in Cardiologia, ma io ho conosciuto, il Maestro che mi ha iniziato al pensiero e all’omeopatia hahnemanniana.

    Allievo di Leon Vannier, fondatore della rivista L’HomoeopathieFrancaise e della Societe’ d’Homoeotherapie.

    Il Prof Guido Granata e’ stato ed è , un cavallo di razza, come il Prof Antonio Negro e tanti altri che sono stati Uomini di Scienza, come la Vera Scienza richiede: Ascolto, discrezione, precisione ,talento capacitivo e amore e rispetto per il paziente e la cura.

    Ecco chi era il Prof Guido Granata, severo, determinato, a volte molto esigente, ma allo stesso tempo dissacrante e innovativo. Lo conobbi a Vigevano, si era appena distaccato dal Gruppo So Wen di Milano, alla fine del 1997, quando grazie ad un annuncio pubblicitario della Scuola di Omeopatia AICO, su un inserto di Repubblica, iniziai il grande viaggio verso il Mondo dell’Omeopatia, viaggio serio e senza sensazionalismi, ma solo studio ,studio e studio, con un gruppo piccolo di discenti.

    Il Prof Granata era un uomo dalle fattezze che ricordavano un lord inglese, ti scrutava con i suoi occhi talmente penetranti che non si riusciva a sostenere lo sguardo, quasi a creare un senso di disagio che poi risolveva rivolgendoti domande in attesa incuriosito della tua opinione su argomenti precisi, rimaneva in ascolto e ti osservava e in men che non si dice nei momenti meno inaspettati ,ti si avvicinava e con la maestria di una conoscenza profonda della semeiotica ,mentre si passeggiava verso il ristorante che ci avrebbe nutrito nella pausa delle lezioni ,con due dita ti diceva controlla quel valore, esegui un’ecografia, ti afferrava il polso e ti faceva una analisi clinica stupefacente.

    A tavola, tra una barzelletta e un ricordo divertente testava i suoi allievi, con la complicita’ del suo alter ego Prof Emilio Iodice e la sua segretaria Dott ssa Danila Zanazzi e il Dott Gianpaolo Pisano, parlava del genio del rimedio, l’importanza del mind del paziente, poi ti parlava dei bambini e si parlava dei policresti in pediatria, ma severo e con il dito indice alzato diceva :”se il bambino non risponde al rimedio non esitare a prescrivere un antipiretico o un antibiotico. Prima il paziente poi le tue idee.”

    Ricordo il ribadire continuo, come nella valutazione del paziente è necessario “ interpretare”, “ analizzare”, “gerarchizzare”,”schiumare” e “sintetizzare” i sintomi, per delineare l’area energetica propria che verra’ confrontata con quella del rimedio, l’elencazione dei sintomi, diceva, non basta, ma è necessario il comportamento psichico del paziente ,fattore essenziale per rientrare nell’area energetica di cui l’ultimo passo era confrontare le due aree incorniciandolo nel miasma dominante del paziente, sottolineando l’importanza della valutazione, anche dello stato di “ tossicita’ “ del paziente e dell’ importanza del drenaggio , laddove era necessario prima di intraprendere un percorso omeopatico.

    La Materia Medica del Kent ci faceva sfogliare, osservare e studiare; il rapporto con il Repertorio era talmente frenetico e doveva essere cosi intimo, che in alcuni momenti diventava snervante per la minuzia della ricerca delle note chiave e le sfumature, pretendeva che maneggiassimo il repertorio fino a consumarne le pagine: doveva essere vissuto.

    Questo è ed è stato il Prof Granata, la mia piccola conoscenza omeopatica è dovuta alla sua impostazione iniziale, partire con il passo giusto ti permettere di continuare a viaggiare verso questa Elegante e Raffinata Ars Cura Gentle.

    Vorrei ricordalo ancora con questo brano dell’Opus Paramirum di Paracelso sull’ Unita’ dell’Uomo che amava molto:

    “L’uomo è “cielo e terra” e le sfere inferiori , i quattro elementi e tutto cio’che è entro di essi per cui egli è propriamente chiamato con il nome il microcosmo, perche’ egli è l’intero mondo …sappi dunque che entro l’uomo , nel suo corpo , vi è un firmamento stellato , con un potente corso di pianeti e stelle , che hanno esaltazioni , congiunzioni e opposizioni… il cuore è il sole e cosi come il sole agisce sulla terra e su se stesso altrettanto il cuore agisce sul corpo e su se stesso. E anche se il suo splendore non è quello del sole , pure esso è lo splendore del corpo, perche il corpo deve essere soddisfatto di avere il cuore come suo sole”

    Con Stima

    Buon Viaggio

    Grazia Vitelli